Le figure dell’integrazione scolastica

A supporto dell’integrazione in tutti gli ordini di scuola sono previsti interventi di competenza della scuola e degli enti locali in relazione all’insegnamento, all’assistenza di base, all’assistenza specialistica, alla mediazione riguardo l’autonomia e la comunicazione.
Per avere informazioni sulle diverse figure che possono essere coinvolte nei piani educativi si fa riferimento alla mini-guida dal titolo “Sostegni nella scuola per l’integrazione”, n.8 della Collana del CDIH1 di Ferrara.
Questo breve testo è stato elaborato dal Gruppo di Lavoro per l’Integrazione nella Scuola Superiore (GLISS), composto da educatori e pedagogisti dell’Unità Operativa Integrazione (UOI) e del Servizio Sociale del Comune di Ferrara, da insegnanti di alcune scuole superiori (‘G. Einaudi’, ‘G. Carducci’, ‘O. Vergani’, ‘Ipsia / Navarra’).
Di seguito verranno riportati alcuni brani che delineano le caratteristiche delle diverse figure, professionali e non professionali, impegnate nella realizzazione dei Piani Educativi Individualizzati: accanto all’insegnante di sostegno alla classe – più conosciuto nel ruolo e nelle funzioni – vengono prese in considerazione le figure educativo/assistenziali di competenza del Comune che intervengono nelle scuole del nostro territorio.
E’ possibile scaricare la guida completa dalle pagine dal sito www.occhiaperti.net o richiederla direttamente in formato cartaceo al Centro H o al CSCI.


a) Figure di competenza della scuola

L’insegnante di sostegno alla classe
L’insegnante di sostegno è un docente in possesso di specializzazione, previsto dalla Legge n.517/77, che viene assegnato alla classe in cui è iscritto uno studente diversamente abile. Il docente di sostegno agisce in piena contitolarità con gli altri docenti, è membro a tutti gli effetti del Consiglio di Classe, vota sulla valutazione di tutti gli studenti della classe (O.M. n.80/95 – O.M. n.330/97) e si adopera “assicurando le necessarie mediazioni didattiche, relazionali, e la co-programmazione nei consigli di interclasse e di classe” (Nota del 13/5/03 – Direttore Generale E/R, dottoressa Lucrezia Stellacci).
L’insegnante di sostegno, come gli altri docenti, opera prevalentemente all’interno della classe, “salvo casi in cui un periodo di attività individuato fuori della classe sia espressamente previsto dalla stesura del P.E.I. e concordato tra docente specializzato e docenti curricolari” (C.M. n.153/1988).
Il collaboratore scolastico è attualmente un dipendente statale nei ruoli del Ministero della Pubblica Istruzione (come previsto dall’articolo 8 della Legge n.124/99). In forza dell’articolo 32 del Nuovo Contratto Collettivo, il collaboratore scolastico nelle scuole statali di ogni ordine e grado ha mansioni ordinarie e mansioni aggiuntive. Le mansioni ordinarie prevedono, secondo l’articolo 5, l’aiuto allo studente diversamente abile all’entrata e all’uscita della scuola. Le mansioni aggiuntive, per le quali scatta il diritto al premio incentivante, sono individuate sempre dall’articolo 5 come segue: “assistenza agli alunni portatori di handicap all’interno delle strutture scolastiche, nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale”.


b) Figure di supporto di competenza del Comune

Il Comune di Ferrara interviene nell’ambito dell’integrazione scolastica in base ad un accordo di programma provinciale2 (previsto dall’articolo 13 della Legge 104/92) che definisce compiti e interazioni fra i diversi Enti coinvolti (Azienda USL, Amministrazione Provinciale, Servizio Sociale, Amministrazione Scolastica).
Nelle scuole di Stato, per gli interventi di assistenza specialistica, il Comune impegna educatori e figure di supporto come risorse aggiuntive rispetto agli insegnanti di sostegno.
Una Commissione Tecnica, composta dai rappresentanti degli Enti locali, dell’Azienda USL e dell’Amministrazione Scolastica, individua, in stretta collaborazione con i Dirigenti Scolastici, i bisogni dei singoli alunni e segnala le situazioni di maggiore gravità per le quali è necessario l’intervento dell’Ente locale.
Le figure che il Comune di Ferrara, attraverso l’Unità Operativa Integrazione (UOI), utilizza in tutti gli ordini di scuola (a partire dal nido) possono essere distinte in professionali, come gli educatori comunali, gli assistenti qualificati e gli eventuali specialisti in ambiti particolari (come, ad esempio, gli esperti nella lingua dei segni) e figure non professionali come gli obiettori di coscienza, i volontari del servizio civile, i tutors o studenti mediatori.
Il Comune interviene in genere con incarichi diretti o attraverso contributi economici per incarichi realizzati dalle scuole stesse.
Il tutor, o studente-mediatore, è una figura di tipo amicale, sperimentata nell’ambito delle scuole superiori del nostro territorio, che affianca gli studenti disabili in alcuni momenti della giornata con compiti di accompagnamento, di mediazione con i compagni, di facilitazione nei processi di orientamento all’interno della scuola, di supporto alle autonomie e al lavoro scolastico.
Varie sono le esperienze e le caratteristiche di questa figura nelle diverse realtà territoriali e diversi i servizi coinvolti (Servizi Sociali, Assessorati alla Pubblica Istruzione, Servizio di Neuropsichiatria dell’Azienda USL): in alcuni casi vi sono progetti extrascolastici (aiuto a casa per i compiti, percorsi di autonomia, ecc.), in altri invece l’intervento è solo scolastico.
Il volontario (servizio civile volontario) è un ragazzo o una ragazza dai 18 ai 26 anni che sceglie di dedicare un anno della propria vita agli altri e alla comunità in attività educativo/assistenziali, di tutela del patrimonio artistico e ambientale, di protezione civile e di promozione culturale. Il Servizio Civile Nazionale è stato istituito con la Legge n.64 del 2001 e nel nostro territorio è stato applicato per la prima volta nell’Anno Scolastico 2002/2003. I volontari che operano nelle scuole sono stati selezionati per il progetto “Formarsi educando”, presentato congiuntamente dall’Assessorato Diritto allo Studio e dal Centro Servizi alla Persona. Il requisito minimo per l’accesso è un diploma di scuola media superiore.
L’educatore comunale è una figura professionale in possesso di titoli specifici di studio richiesti dall’Ente Locale. Nella scuola opera nell’ambito dell’assistenza specialistica, contribuendo all’elaborazione ed alla realizzazione dei Piani Educativi Individualizzati. Cura gli aspetti educativi e relazionali in rapporto all’autonomia e alla comunicazione degli alunni/studenti sia all’interno della scuola, collaborando con i docenti della classe, sia all’esterno coinvolgendo in particolare la famiglia nel progetto formulato.
La figura dell’educatore comunale va differenziata rispetto a quella dell’insegnante di sostegno. Nel Comune di Ferrara è denominato “Insegnante Comunale per l’integrazione”.
L’assistente educativo è una figura professionale dedicata all’assistenza educativa agli alunni disabili. È propria del Comune di Ferrara ed è stata realizzata attraverso un corso di aggiornamento specifico e una successiva prova selettiva, riservato al personale ausiliario comunale impegnato nella scuola di stato.
Oggi è una figura molto ridotta numericamente e destinata a scomparire, visto che non è previsto un potenziamento in questo versante. Negli ultimi anni ha accentuato competenze educative specificamente orientate verso i disabili più gravi.